Detenuto aggredisce agente penitenziario per una telefonata negata

A Castrogno ennesimo atto di violenza: l’uomo, affiliato alla ‘ndrangheta, era già stato trasferito di sezione per il suo carattere violento. E 6 detenuti protestano al loro arrivo: non gradiscono la sistemazione

TERAMO – Un altro caso di aggressione nel carcere di Castrogno. E’ quello che si è verificato questa mattina, nella sezione ‘protetti’ della casa circondariale: un detenuto di origini calabresi, affiliato alla ‘ndrangheta (trasferito dalla sezione Alta Sicurezza per i suoi comportamenti poco socievoli), ha colpito con un violento schiaffo al volto un agente di polizia penitenziaria. Poi lo ha afferrato per il bavero della divisa e ha tentato di stringergli il collo, ma la reazione dell’agente e l’intervento di altri colleghi, ha impedito che la situazione degenrasse in qualcosa di ancor più grave.

Alla base dell’aggressione ci sarebbe il rifiuto dell’agente alla richiesta di una telefonata non autorizzata.

L’agente si è fatto visitare al pronto soccorso, dove è stato medicato per alcune escoriazioni. A rendere noto l’accaduto è stato il segretario della Uil Pa Polizia penitenziaria, Francesco Pinnelli, che ha invocato ancora una volta l’intervento dell’amministrazione penitenziaria per mettere fine ai rischi che ogni giorno gli agenti di sicurezza corrono e di autorizzare l’utilizzo del teaser anche nei corridoi delle carceri italiane, Ancor più, dice Pinnelli, alla luce di quanto accaduto nella serata di ieri: il Provveditorato dell’Amministrazione penitenziaria Lazio Abruzzo e Molise ha tradotto presso l’Istituto teramano 6 detenuti che hanno gettato scompiglio sembra per non aver gradito la loro sistemazione.

Anche il segretario provinciale del Sappe, Giuseppe Pallini, quello dell’Uspp Scardicchio e Cerquitelli della CGIL sono intervenuti per dichiarare solidarietà e sostegno al collega aggredito e per denunciare inadeguatezza delle scelte rispetto alla situazione sicurezza dei penitenziari italiani. Vicinanza al collega e condanna del grave gesto sono state espresse anche dalla segreteria provinciale del Sinappe.